La Presidente dell’Accademia, professoressa Liana di Marco, così commenta anche su Face Book l’importante anniversario:
L’accademia degli Ottusi celebra i 70 anni della rivista di Arte, Storia e Cultura, “Spoletium”, con l’uscita del numero doppio, nn. 15-16, degli anni 2023-24, la cui presentazione avverrà il 20 dicembre prossimo, alle ore 16.30, nella Sala delle Conferenze al II piano di Palazzo Mauri.
La rivista, ideata e diretta per circa cinquanta anni da Giovanni Antonelli, fu pubblicata nei primi anni, dal 1954 al 1956, dall’Azienda del Turismo di Spoleto, con lo scopo di affiancare il Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo, allora appena agli inizi della propria feconda attività. Dal 1957, e precisamente dal sesto numero, la rivista uscì con l’edizione dell’Accademia Spoletina. Nel corso della sua lunga storia “Spoletium” ha visto più volte rinnovata la veste grafica e la copertina: dopo che nei primi numeri la copertina riportava un particolare dei rilievi della facciata di S. Pietro extra-moenia e all’interno una numerazione romana, nel n. 12 del 1966 compare per la prima volta il numero arabo progressivo, una foto a tutta pagina relativa ad uno dei saggi , mentre all’interno è indicato il primo comitato di redazione, che vedeva allora come membri, oltre a Giovanni Antonelli, Lionello Leonardi, Silvestro Nessi, Carlo Pietrangeli, Luigi Pompilj, Alceo Rambaldi e Bruno Toscano.
Molti sono stati gli articoli usciti nel corso di questo lungo periodo e nomi prestigiosi si sono alternati fra gli autori, sia italiani che stranieri. Ricordiamo per brevità solo alcuni, come Bernhard Bischoff, Michelangelo Cagiano de Azevedo, Giovanni Carandente, Franco Cardini, Guglielmo de Angelis d’Ossat, Francois Louis Ganshoff, Paul Lehmann, Pier Silverio Leicht, Alberto Moravia, Ettore Paratore, Giovanni Pascucci, Adriano Peroni, Carlo Pietrangeli, Mario Salmi, Claudio Sanchez-Albornoz, Ariel Toaff.
I temi trattati erano in genere relativi a Spoleto e al suo territorio, per cui “Spoletium” negli anni è diventata un punto di riferimento per gli studiosi di cose spoletine, sia provenienti dalla nostra regione, che da altre parti d’Italia e dall’estero, e anche per molti giovani che si avviavano alla ricerca nelle discipline storiche, artistiche e archeologiche. Ricordiamo i contributi di Fabrizio Antolini, Giovanni Antonelli, Marta Bartoli, Mara Bonfioli, Sandro Ceccaroni, Romano Cordella, Liana Di Marco, Filippo de Marchis, Lamberto Gentili, Anna Maria Giuntella, Maurizio Hanke, Aulo Laudenzi, Lionello Leonardi, Dorica Manconi, Filippo Mazzonis, Gabriele Metelli, Silvestro Nessi, Sergio Petrillo, Stefania Petrillo, Luigi Pompilj, Bruno Rossi, Giovanna Sapori, Luigi Sensi, Bruno Toscano, per nominare solo coloro che hanno lasciato più saggi della loro attività.
Nel 2003 Giovanni Antonelli ha lasciato la direzione, che è passata, poi, alla professoressa Letizia Pani Ermini, archeologa di chiara fama nazionale a internazionale, che ha, tra l’altro, contribuito al rinnovamento della rivista, iniziando una nuova serie a partire dal 2008, fino al 2016, quando per motivi di salute ha rassegnato le dimissioni. Dal 2017 direttore scientifico di “Spoletium” è la professoressa Giovanna Sapori e direttore responsabile Alfonso Marchese.
Vari autori, italiani e stranieri si sono alternati nella collaborazione alla rivista per la nuova serie, oltre a molti dei nomi già conosciuti, che non vengono ripetuti. Per brevità si ricordano: Liliana Costamagna, Matteo Mazzalupi, Filppo Maria Troiani, Herta Lapie, Ann Driscoll, Carlo Venuti, Luca Marcozzi, Timohy Clifford, Duccio K. Marignoli, Massimiliano Gasperini, Giuliano Macchia, Anna Maria Damigella, Silvia Cecchini, Claudia Terenzi, Judson J. Emerick, Caterina Comino, Fabio Iambrenghi, Rodney Lokaj, Joachim Weidig, Nicola Bruni, Anna Riva, Stefania Zeppieri, Caterina Sapori, Luciano Giacchè, Agostino Lucidi, Fulvio Porena, Ginette Vagenheim, Elisabetta Frullini, Bernardino Ragni, Lucia Ragni, Roberto Quirino, Livia Nocchi, Matilde Cante, Francesco Tateo, Peter Benson Miller, Giuseppe Maino, Martino Haver Longo, Bernardino Sperandio.
In tanti anni la rivista è uscita grazie al sostegno economico di vari soggetti, che si sono succeduti o alternati, ma che hanno consentito la prosecuzione dell’iniziativa, come l’Azienda del Turismo, la Cassa di Risparmio di Spoleto, la Banca Popolare di Spoleto, la Fondazione CaRiSpo, la Credito e Servizi, la Fondazione Antonini e il Ministero dei Beni Culturali, oggi della Cultura, oltre ad altri Enti e a privati.
Fondamentale è stata la collaborazione gratuita di tutti gli autori e dei vari comitati di redazione e direttori che si sono succeduti negli anni.
Dal 2008 la nuova serie ha mantenuto il prezzo di 35 euro per ogni numero.
In occasione della Presentazione del 20 dicembre il nuovo numero di “Spoletium” verrà offerto a € 25, altri numeri precedenti saranno disponibili a € 20.