Eccellenti 2012: conferenza del dott. Andrea Fabrizi

 

Sabato 16 giugno 2012, per il ciclo Eccellenti 2012, l’odontoiatra Salvatore Belcastro, conosciuto per l’intensa attività professionale,  ma anche per la sua collaborazione con l’Università di Perugia,  ha intervistato Andrea Fabrizi. Spoletino,  Andrea ha frequentato il Liceo classico “Pontano – Sansi” e poi il Politecnico di Torino, dove si è laureato in ingegneria aerospaziale. Dopo un’attività lavorativa in uno studio legale romano specializzato in materia brevettuale, ha continuato a muoversi in questo campo ed attualmente è patent manager per la ditta Straumann a Basilea, in Svizzera, specializzata in impiantistica dentale. 

Il suo lavoro consiste nel determinare e tutelare l’esclusiva sui prodotti che le aziende del gruppo inventano e collaudano, mettendo così l’azienda al sicuro, da un punto di vista legale,  dalla clonazione del prodotto per vent’anni, tanto dura un brevetto. Il rischio della contraffazione è oggi quanto mai in agguato ed acquisire un brevetto è una forma certa di difesa dello stesso, oltre che un atto che mira a qualificare e valorizzare il prodotto e chi lo produce.

 

Sollecitato da Belcastro sul come è giunto alla decisione di dedicarsi alle materie scientifiche dopo una prima formazione umanistica, Andrea Fabrizi ha sottolineato come la formazione classica gli abbia comunque fornito una solida base da cui partire, oltre ad aver sviluppato la sua creatività, affinato la scrittura e lasciato in eredità l’amore per l’arte moderna. Andrea ha poi evidenziato come il campo d’intervento che ha scelto, quello dei brevetti, appunto, costituisca  comunque un punto di incontro  tra le due formazioni, in quanto questa specializzazione richiede capacità e competenze di tipo descrittivo, di tipo tecnico e di tipo legale.

 

Alla domanda sul fenomeno della fuga dei cervelli che oggi affligge l’Italia, di cui egli stesso è un esempio, il giovane manager ha risposto sottolineando come nel nostro Paese manchi lo spazio per i giovani talenti, in quanto si mira più a difendere chi ha già il lavoro che non a svecchiare la classe dirigente. In Europa invece, come egli ha toccato con mano, c’è più apertura verso i giovani, che riescono ad entrare in contatto con vari ambiti lavorativi in modo più semplice e dinamico.

 

Belcastro infine ha chiesto un giudizio sulla qualità della vita in Svizzera, che secondo Fabrizi è molto buona; la vicinanza con luoghi montani e la facilità di praticare sport è una delle cose che il giovane spoletino apprezza di più e  che lo compensa dall’aver lasciato la città in cui è nato, dove torna comunque sempre volentieri.

Sabato 16 giugno 2012, per il ciclo Eccellenti 2012, l’odontoiatra Salvatore Belcastro, conosciuto per l’intensa attività professionale,  ma anche per la sua collaborazione con l’Università di Perugia,  ha intervistato Andrea Fabrizi. Spoletino,  Andrea ha frequentato il Liceo classico “Pontano – Sansi” e poi il Politecnico di Torino, dove si è laureato in ingegneria aerospaziale. Dopo un’attività lavorativa in uno studio legale romano specializzato in materia brevettuale, ha continuato a muoversi in questo campo ed attualmente è patent manager per la ditta Straumann a Basilea, in Svizzera, specializzata in impiantistica dentale. 
Il suo lavoro consiste nel determinare e tutelare l’esclusiva sui prodotti che le aziende del gruppo inventano e collaudano, mettendo così l’azienda al sicuro, da un punto di vista legale,  dalla clonazione del prodotto per vent’anni, tanto dura un brevetto. Il rischio della contraffazione è oggi quanto mai in agguato ed acquisire un brevetto è una forma certa di difesa dello stesso, oltre che un atto che mira a qualificare e valorizzare il prodotto e chi lo produce.
Sollecitato da Belcastro sul come è giunto alla decisione di dedicarsi alle materie scientifiche dopo una prima formazione umanistica, Andrea Fabrizi ha sottolineato come la formazione classica gli abbia comunque fornito una solida base da cui partire, oltre ad aver sviluppato la sua creatività, affinato la scrittura e lasciato in eredità l’amore per l’arte moderna. Andrea ha poi evidenziato come il campo d’intervento che ha scelto, quello dei brevetti, appunto, costituisca  comunque un punto di incontro  tra le due formazioni, in quanto questa specializzazione richiede capacità e competenze di tipo descrittivo, di tipo tecnico e di tipo legale.
Alla domanda sul fenomeno della fuga dei cervelli che oggi affligge l’Italia, di cui egli stesso è un esempio, il giovane manager ha risposto sottolineando come nel nostro Paese manchi lo spazio per i giovani talenti, in quanto si mira più a difendere chi ha già il lavoro che non a svecchiare la classe dirigente. In Europa invece, come egli ha toccato con mano, c’è più apertura verso i giovani, che riescono ad entrare in contatto con vari ambiti lavorativi in modo più semplice e dinamico.
Belcastro infine ha chiesto un giudizio sulla qualità della vita in Svizzera, che secondo Fabrizi è molto buona; la vicinanza con luoghi montani e la facilità di praticare sport è una delle cose che il giovane spoletino apprezza di più e  che lo compensa dall’aver lasciato la città in cui è nato, dove torna comunque sempre volentieri.