Venerdì 1 marzo, nella sala conferenze della Biblioteca comunale di Palazzo Mauri, per il ciclo Eccellenti 2013, si è svolto l’incontro “Ambiente e salute”, con la dott. ssa Simonetta Marucci.
La presidente Di Marco ha illustrato il curriculum della dottoressa, accademica, laureata alla Sapienza a Roma, specializzata in endocrinologia, agopuntore e omeopata, esperta nei disturbi del comportamento alimentare, molto competente nel campo delle medicine non convenzionali.
Simonetta Marucci ha raccontato ad un folto ed eterogeneo pubblico i principi che guidano la sua attività di medico, soffermandosi in particolare sul legame tra malattie ed ambiente, partendo anzi dal presupposto che la malattia non nasce per caso ma è una reazione dell’organismo per adattarsi all’ambiente.
Vari gli argomenti toccati dalla lunga ed esauriente lezione :ad esempio l’inquinamento dell’acqua e del cibo, le interazioni tra quest’ultimo e l’uso di prodotti tossici nell’agricoltura, in particolare dei pesticidi, che la Francia riconosce ufficialmente come responsabili di malattie neurologiche, come il morbo di Parkinson.
Un capitolo a parte è stato dedicato alla relazione tra ambiente e tumori, testimoniata dalla diffusione di questi ultimi in determinate zone geografiche in cui si fa maggiore uso di determinate sostanze o si assumono cibi che favoriscono la diffusione di questo male.
La dottoressa si è soffermata molto anche sui cibi che favoriscono lo sviluppo del cancro: il consiglio è di diminuire l’uso di latte, zucchero, carne e farine raffinate e di aumentare quello di pesce e di vegetali, naturalmente non trattati con i pesticidi, meglio se biologici.
Un’altra indicazione ha riguardato l’importanza di consumare alimenti provenienti dal territorio in cui si vive, in quanto è più facile tenerne sotto controllo la produzione.
La conferenza si è conclusa con l’invito a ricordare sempre l’art. 41 della Costituzione, che così recita: L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.
Si tratta dunque, di tenere sempre presente che la tutela della salute viene prima dell’utile economico e che è un dovere dello Stato vigilare affinché non vi siano soprusi.